Cristina Ardemanni

di Giovanni Baldini, 14-7-2003, Creative Commons - Attribuzione 3.0.

Monumenti che nominano Cristina Ardemanni:
- Ossario di Farnocchia - Farnocchia, Stazzema (LU)

I monumenti segnati con l'asterisco si trovano sul luogo dell'accaduto

Le notizie su Cristina Ardemanni sono poche, ricavate in gran parte dalla testimonianza dei compagni di lotta. Abbiamo trovato citata la sua vicenda anche con il nome di Cristina Ardemagni.

Di origine lombarda (probabilmente nata a Chignolo Po, in provincia di Pavia) era emigrata con il marito in Francia, a Metz. Nel periodo in cui era vissuta oltralpe era entrata a far parte del locale partito comunista.
Lasciato il marito rientrò in Italia per seguire il nuovo compagno che era stato obbligato ad arruolarsi nell'esercito tedesco e giunse in Versilia nel pieno della guerra.
Il giovane di cui era innamorata, anch'esso membro del partito comunista, tentò di disertare. Fu però scoperto e ucciso.

Cristina rimase sola. Riuscì comunque ad entrare in contatto con i partigiani che operavano nella zona di Monte Ornato ed entrò in formazione.
Di lei, nel ricordo di chi l'ha conosciuta, sono rimasti impressi la determinazione e l'irrazionale sprezzo del pericolo. In particolare sono ricordate le sue azioni nella battaglia di Monte Ornato il 31 luglio 1944 e nello scontro nell'abitato di Farnocchia del successivo 8 agosto.

L'otto agosto 1944 Cristina è addetta alla mitragliatrice pesante nello scontro che vede opporsi sei partigiani a decine di tedeschi saliti in forze a Farnocchia. Viene colpita da schegge di mortaio ma continua ad azionare la mitragliatrice fino alla fine.
I suoi resti sono conservati nell'ossario comune del cimitero di Farnocchia.

Bibliografia

Antifascismo e Resistenza in Versilia
"per chi non crede"
di Francesco Bergamini, Giuliano Bimbi
ANPI Versilia, 1983

con Jrank
ResistenzaToscana.it - Le associazioni federate