Lo scontro ai Tre Pini

di Giovanni Baldini, 6-7-2003, Creative Commons - Attribuzione 3.0.

Questa storia si svolge nel comune di Fiesole (FI).

Monumenti che si riferiscono a questi fatti:
- Cippo a San Clemente (*) - San Clemente, Pontassieve (FI)
- Lapide dei partigiani caduti del comune di Firenze - Firenze
- Monumento della battaglia dei Tre Pini - Montebeni, Fiesole (FI)
- Sacrario dei partigiani fiorentini - Rifredi, Firenze
- Sacrario di Campo di Marte (*) - Campo di Marte, Firenze
- Tabernacolo di Cucina (*) - Ontignano, Fiesole (FI)
- Tabernacolo di Gello (*) - Ontignano, Fiesole (FI)

I monumenti segnati con l'asterisco si trovano sul luogo dell'accaduto

La II Brigata Rosselli, che contava circa 70 uomini, si aggregò alla Brigata "Caiani" che stava recandosi all'appuntamento della Liberazione di Firenze.
Di ispirazione politica diversa, Partito d'Azione la "II Rosselli" e Partito Comunista la "Caiani", le due brigate non avevano avuto fino ad allora grandi contatti sebbene stazionassero a poca distanza l'una dall'altra su Monte Giovi. Le necessità militari e la lunga opera di unificazione che avevano portato avanti i vertici dei partiti sfociò in un'attiva collaborazione: la "II Rosselli", che possedeva solo armi leggere, procedeva tenendo una posizione intermedia fra due sezioni della "Caiani" che invece disponeva di mortai e mitragliatrici.

Il tragitto fu: Monte Giovi, Monte Rotondo, Madonna del Sasso, Poggio alle Tortore, Tre Pini.
Il 5 agosto, ai Tre Pini nei pressi di Settignano, i partigiani furono bersaglio improvviso dei tedeschi. La colonna partigiana si trovò divisa in due tronconi e in parte dispersa.
La II Brigata Rosselli si vide ridotta a 15 uomini.

Il comandante Vittorio Barbieri, vista l'impellenza di arrivare a Firenze, indossò abiti civili e in avanscoperta tentò di attraversare le postazioni tedesche.
Ma non ebbe fortuna: i soldati tedeschi lo riconobbero nei pressi del Girone e l'arrestarono.
Dopo una breve prigionia in cui venne sottoposto a sevizie Vittorio Barbieri venne fucilato in località San Clemente.

Quello che rimaneva della II Brigata Rosselli, circa 35 uomini che erano riusciti a riaggregarsi, raggiunse Firenze il 12 agosto agli ordini del vice comandante Ezio Castelli.
Degli altri alcuni vennero presi dai tedeschi e rinchiusi nella canonica di Ontignano, poi fucilati nei dintorni in piccoli gruppi.

Vittorio Barbieri è stato insignito della Medaglia d'Oro al Valor Militare.

Bibliografia

Passi nella memoria
Guida ai luoghi delle stragi nazifasciste in Toscana
di Paolo De Simonis
Carocci, 2004
ISBN 88-430-2932-0

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