Il rogo della scuola di Bergiola Foscalina

di Giovanni Baldini, 18-6-2004, Creative Commons - Attribuzione 3.0.

Questa storia si svolge nel comune di Carrara.

Monumenti che si riferiscono a questi fatti:
- Cippo della scuola di Bergiola Foscalina (*) - Bergiola Foscalina, Carrara
- Monumento a Giudice (*) - Bergiola Foscalina, Carrara
- Monumento alle vittime delle stragi di Apuania - Massa
- Monumento dell'eccidio di Bergiola - Bergiola Foscalina, Carrara

I monumenti segnati con l'asterisco si trovano sul luogo dell'accaduto

Alle ore 14 del 16 settembre 1944 un colpo di fucile uccide un militare tedesco in località Foce, subito fuori Carrara. Il colpo sembra essere partito dal paese sovrastante, Bergiola Foscalina.
Due ore dopo si scatena la rappresaglia.

Alle quattro del pomeriggio entra in Bergiola il battaglione di SS comandato dal maggiore Walter Reder con al seguito alcuni uomini di reparti repubblichini.
In paese trovano solo vecchi, donne e bambini. Gli uomini avevano abbandonato le loro case, alcuni già pochi giorni prima a seguito di reiterate minacce, gli altri nonappena videro salire al paese gli autoblindo dei nazisti.

Il maresciallo della Guardia di Finanza Vincenzo Giudice viene a sapere di quello che sta per succedere e si offre per salvare la vita agli ostaggi civili, fra cui vi erano anche la moglie e la figlia. L'ufficiale nazista rifiuta il cambio in quanto le leggi di guerra impediscono di accettare una tale proposta proveniente da un militare. Vincenzo Giudice si spoglia della casacca della divisa e insiste presentandosi come civile, viene allora ucciso senza che questo fermi l'imminente massacro.

I nazifascisti radunano nella scuola elementare del paese una trentina di persone, li chiudono dentro e appiccano il fuoco aiutandosi con benzina, catrame e l'uso dei lanciafiamme. Altre persone vengono ferite ma non uccise, poi chiuse nelle loro case e date ugualmente alle fiamme.
Nel frattempo i partigiani della zona vengono avvertiti e immediatamente si mettono in marcia verso il paese. Quando arrivano a Bergiola i nazifascisti si sono allontanati da meno di un'ora e quello che possono fare è arrestare gli incendi e soccorrere i feriti.

La conta dei morti di fermerà a 71 vittime, in maggioranza bambini, quasi tutti arsi nel rogo della loro scuola.
Per il gesto eroico la memoria di Vincenzo Giudice viene decorata con una medaglia d'oro.


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