Una colonna di reclute partigiane viene intercettata
di Giovanni Baldini, 24-9-2005, Creative Commons - Attribuzione 3.0.
Questa storia si svolge nei comuni di Fiesole (FI), Vaglia (FI).
Monumenti che si riferiscono a questi fatti:
- Cippo di Coperzano (*) - Coperzano, Vaglia (FI)
I monumenti segnati con l'asterisco si trovano sul luogo dell'accaduto
Una colonna composta da una sessantina di reclute partigiane era in marcia, guidata da due esperte staffette, da Querceto a Monte Giovi. Lungo la via Bolognese, fra i paesi di Pratolino e Fontebuona, li attendevano però i tedeschi, probabilmente a conseguenza di una soffiata.
Era notte e molti dei giovani riuscirono a far perdere le proprie tracce. Cinque ragazzi vennero però catturati e condotti al comando tedesco che risiedeva alla villa Capacci, in direzione di Fiesole.
Dopo pochi giorni vennero portati in un luogo appartato non lontano dal piccolo borgo di Coperzano e prima di essere fucilati furono costretti a scavarsi la fossa.
Sul luogo della fucilazione venne posto un cippo ormai illeggibile. I cinque erano: Paolo Berti (Firenze, 29 anni), Adriano Bossoli (Sesto Fiorentino, 20 anni), Loris Fiorelli (Sesto Fiorentino, 24 anni) e due carabinieri rimasti ignoti provenienti dalla caserma di Castello a Sesto Fiorentino.