Radio CoRa
di Giovanni Baldini, 6-3-2003, Creative Commons - Attribuzione 3.0.
Questa storia si svolge nei comuni di Firenze, Sesto Fiorentino (FI).
Monumenti che si riferiscono a questi fatti:
- Cippo Caduti di Radio Cora (*) - Cercina, Sesto Fiorentino (FI)
- Lapide ai caduti del liceo Michelangelo - Firenze
- Lapide dei partigiani caduti del comune di Firenze - Firenze
- Monumento all'ultima sede di Radio Cora (*) - Firenze
- Sacrario dei partigiani fiorentini - Rifredi, Firenze
- Sacrario di Giustizia e Libertà - Trespiano, Firenze
I monumenti segnati con l'asterisco si trovano sul luogo dell'accaduto
Radio CORA fu per circa cinque mesi il mezzo con cui il Partito d'Azione toscano tenne i contatti con gli Alleati.
In Italia vennero attivate altre due formazioni Radio CORA, una a Milano, che fu presto scoperta, ed una a Bari.
A Firenze fra il settembre e il novembre 1943 il Partito d'Azione costituì un'articolata organizzazione con a capo Tristano Codignola strutturata in comitati e commissioni. Il Servizio Informazioni diretto da Carlo Ludovico Ragghianti e da Enrico Bocci creò la COmmissione RAdio. Furono una ventina i collaboratori principali e il 2 giugno 1944 alcuni uomini vennero paracadutati ai Faggi di Javello (dove operavano i partigiani pratesi della brigata Buricchi) dall'8° Armata per rafforzare l'attività della radio, che in una pericolosa clandestinità teneva i contatti cogli alleati, per trasmettere informazioni e ottenere lanci di armi, e con i centri della Resistenza dell'Italia occupata.
Dopo le prime trasmissioni da uno stabile di piazza Indipendenza appositamente affittato da Bocci Radio CORA verrà continuamente spostata per evitare la localizzazione. Nonostante questo il 7 giugno 1944 i nazisti individuano la radio e irrompono in piazza d'Azeglio durante una trasmissione. Il giovane radiotelegrafista Luigi Morandi sorpreso alla radio ha comunque la prontezza di sottrarre una pistola ad un soldato tedesco e di ferirlo a morte, poi a sua volta viene colpito da altri soldati e morirà due giorni più tardi in ospedale.
In quell'occasione vengono arrestati Enrico Bocci, Carlo Campolmi, Maria Luigia Guaita, Giuseppe Cusmano e Franco Girardini. Nelle ore successive vengono arrestati anche Gilda La Rocca e il capitano dell'Aeronautica Italo Piccagli che si consegna ai fascisti sperando di scagionare gli altri.
Il capitano Piccagli, quattro paracadutisti ed un ignoto partigiano cecoslovacco verranno fucilati nei boschi di Cercina il 12 giugno 1944. Insieme a loro viene uccisa anche Anna Maria Enriques Agnoletti per rappresaglia contro il fratello Enzo, uno dei dirigenti del Comitato Toscano di Liberazione Nazionale.
L'avvocato Enrico Bocci verrà fucilato dopo giorni di tortura, probabilmente il 18 giugno, sempre nelle vicinanze. Il suo corpo non è mai stato ritrovato.
Tutti gli altri, prima di essere inviati nei lager, verranno torturati a Villa Triste.
Gilda La Rocca e Maria Luigia Guaita riusciranno però a scappare prima dell'arrivo in Germania.
Enrico Bocci, Anna Maria Enriques Agnoletti, Italo Piccagli e Luigi Morandi sono stati insigniti della Medaglia d'Oro.
Altre risorse
Da RaiEducational la testimonianza di un sopravvissuto a Mauthausen internato perché figlio di un collaboratore di Radio CORA.